La soddisfazione sulla collaborazione con Katrin Walter – simplywalter e la sua traduzione italiano-tedesco avete già potuto leggere qui, nella referenza del Consorzio Soave di Giovanni Ponchia, in dicembre 2016 ancora responsabile di comunicazione per entrambi i Consorzi veronesi. Nelle sue parole ha congiunto i ringraziamenti anche con Il Consorzio Tutela Vino Lessini Durello.
La zona di produzione del Lessini Durello si trova sulle colline tra Verona e Vicenza, della Regione Veneto.
Il vino più caratteristico di questa zona è il Durello, ottenuto soprattutto dal vitigno a bacca bianca Durello o Durella. E’ caratterizzata da una maturazione piuttosto tardiva che costringe i viticoltori a lunghe attese, a volte fino la fine di ottobre, per poterlo vendemmiare. E’ dotato di grande acidità per l’elevata concentrazione di acido malico e perciò per tanto tempo è stato utilizzato solamente in uvaggi considerandola rustica e di poca eleganza. Ma questo sono tempi passati.
Oggi, invece si trova nella denominazione Monti Lessini proprio la DOC Durello con minimo 85% di Durella nell’uvaggio per un vino bianco tranquillo, piacevolmente acidula, con schietta mineralità vulcanica e una trama tannica che ne fanno dei bianchi di struttura, con ottime prospettive d’invecchiamento.
Ma è proprio la sua acidità che lo predispone per spumanti veramente unici.
Il vino spumante di Lessini Durello DOC o Durello Lessini deve contenere almeno 85% del vitigno autoctono Durella, a cui possono essere aggiunti fino al 15% delle varietà Garganega, Pinot Bianco, Chardonnay e/o Pinot Nero. Lo spumante può essere prodotto in due metodi, il Charmat, anche chiamato metodo italiano (o Martinotti, cioè con la seconda fermentazione in grandi serbatoi d’acciaio) oppure con il metodo classico, la rifermentazione in bottiglia per trentasei mesi sulle fecce. Quest’ultimo si chiama poi Riserva ed esiste anche millesimato (spumante d’annata), in cui è specificato l’anno della vendemmia. Quando le uve provengono da vigneti classificati, si può specificare in etichetta pure il nome della vigna.
La Denominazione Lessini Durello DOC è nata soprattutto per tutelare questi spumanti autoctoni che sono il gioiello del territorio e i suoi ambasciatori nel mondo.
Per festeggiare i venticinque anni della nascita della denominazione è stata pubblicata una brochure scritto dal giovane scrittore e filosofo Elia Cucovaz e illustrato dal suo padre Gianni Cucovaz. Gli eccellenti acquerelli di Gianni, appositamente creati per il volume “Durello d’autore” impreziosiscano le trentatré pagine, le quali costituiscano una vera e propria opera d’arte, di studio e di divulgazione delle conoscenze sulle origini, sulla storia, sulla coltivazione del vitigno e la qualità delle uve Durella e dei vini che ne derivano e per incentivare il turismo. L’elegante brochure, voluta fortemente dal vertice del Consorzio, porta i testi in italiano, in inglese e, grazie alla collaborazione con Katrin Walter – simplywalter anche in tedesco.
L’opera “Durello d’autore” è stata realizzata con l’appoggio del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, dalla Regione Veneto e dal Programma di Sviluppo Rurale Veneto 2014-2020.
Buongiorno Katrin, sono Elia Cucovaz, il giovane scrittore del “Durello d’Autore”.
Ti scrivo per ringraziarti ancora delle tue parole di incoraggiamento, che non solo mi hanno fatto molto piacere, ma sono state anche un grande stimolo a continuare su questa bellissima rotta dell’enogastronomia.
Se non ricordo male, fra le illustrazioni ti aveva colpito particolarmente la tavola del vulcano: dunque come semplice segno di ringraziamento ti invio (qui in allegato) la scansione dell’originale.
Non è niente, ma io e mio padre ci tenevamo che tu l’avessi.
Grazie ancora e a presto.
Un saluto cordiale
Elia
Il nome della pianta deriva da una nome di una donna di origine greca, che a sua volta deriva dal verbo amarysso che vuol dire “splendere” o “brillare”. Virgilio (70 – 19 a. C.) la cita nelle Bucoliche, quando fa decantare a Titiro (un pastore) la bellezza della sua Amarillide. La pianta è anche conosciuta come suocera e nuora, perché le corolle dello stesso stelo sbocciano dandosi sempre le spalle. Nel linguaggio delle piante, i fiori simboleggiano l’eleganza, la fierezza e la bellezza splendente uniti alla timidezza. Tale significato è dovuto all’aspetto estetico del fiore, che sboccia grande e maestoso, con un bel colore vivace su un lungo stelo. La stessa eleganza e sopprattutto lo splendore si trova per esempio in un buon metodo classico di Lessini Durello doc.
Grazie mille per la collaborazione!
Fotos: Consorzio Lessini Durello, Katrin Walter, Pixabay
Disegni del volume Lessini Durello d’autore: Gianni Cucovaz
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